Medici e specialisti, aumenta la richiesta in Italia e in Europa
Medici. In particolare specialisti. Sono i profili più richiesti, per i prossimi 4-5 anni, per sostenere la continua domanda di cure da parte di anziani e malati cronici.
Parliamo di neurologi, internisti, oncologi, geriatri, internisti, cardiologi, ricercatori biomedici.
Questa richiesta di medici e figure specializzate, si estende anche all’area dei servizi, con ricerca di igienisti e medici del lavoro e all’area chirurgica: chirurghi vascolari e traumatologia.
I neolaureati in medicina sono avvisati e, a meno che non si scelga di iscriversi al corso regionale in medicina di famiglia, è bene puntare su questi percorsi di specializzazione, tappa obbligata per l’esercizio della professione medica sia nel pubblico che nel privato.
Nel calcolo delle scelte, va poi tenuto conto il fattore pensionamenti. Si valuta, infatti, che 50 anni sia l’età media del corpo medico italiano e che, da qui al 2020, assisteremo ad un esodo dalla professione interessante per le nuove leve e per le nuove prospettive che poterebbero aprirsi loro. Secondo un’indagine condotta dall’Anaao, poi, in ambiti quali la Pediatria, la Psichiatria, Ginecologia e ostetricia, Anestesiologia, negli anni a venire, sarà difficile sostenere il ricambio generazionale, per via di troppe uscite che non si compensano con le nuove entrate. Nei prossimi 10 anni infatti sono previsti circa 15 mila pensionamenti, mentre i medici formati, pronti a entrare nel mondo del lavoro sono solo 5 mila.
Stesso discorso, vale per l’Europa dove, entro il 2020 ci sarà bisogno di circa un milione di professionisti nell’ambito della sanità.
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