Osservatorio Immigrazione Sud
Osservatorio movimenti migratori e polo contro le discriminazioni
Conoscere il fenomeno migratorio e indagare continuamente sulle cause e sugli effetti, sulle esperienze, sulle testimonianze, sulle storie. Rispondere alle sfide cui in maniera costante ci sottopone, permette la promozione di nuove iniziative, di ulteriori arricchimenti e di sempre maggiore conoscenza a vantaggio sia degli immigrati stessi sia del Paese costituendo, di fatto, una preziosa occasione per intercettare il futuro della nostra società in continua evoluzione.
Il Rapporto
Partiamo quindi per il nostro viaggio provando a scoprire, attraverso i dati forniti dal V° Rapporto annuale “I migranti nel mercato del lavoro in Italia”, a cura della Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione”, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato nell’ambito del progetto ”Supporto alla governance integrata delle politiche migratorie tra lavoro e integrazione sociale”, quale valore costituisce la presenza dei migranti nel mercato del lavoro italiano.
Occupazione degli immigrati e occupazione italiana
Tra le cose che, dati alla mano, il Rapporto ci indica, notiamo subito la stretta correlazione tra l’occupazione e la presenza straniera. Il tasso di occupazione degli immigrati, infatti, nel 2014 risulta più alto rispetto a quello dei cittadini nati in Italia. Il motivo è la capacità di adattamento degli stranieri a mansioni e compiti in cui la loro manodoperà è divenuta indispensabile. Si pensi infatti che la maggior parte degli stranieri è un lavoratore dipendente e il 70% ha la qualifica di operaio.
Se andiamo a indagare sulla distribuzione per regione dei permessi concessi a cittadini non comunitari regolarmente entrati in Italia nel 2013, per motivi di lavoro, troviamo i seguenti dati:
Con validità oltre i 12 mesi: Campania: 61,6%, Puglia: 47,1%, Basilicata: 61,8%, Calabria: 35,6%, Sicilia: 34,4% e Sardegna: 57,1%.

Con validità dai sei ai 12 mesi: Campania: 40,9%, Puglia: 39,4%, Basilicata: 60,9%, Calabria: 29,5%, Sicilia: 27,9% e Sardegna: 21,4%.
Con validità fino a sei mesi: Campania: 21,5%, Puglia: 4,8%, Basilicata: 11,5%, Calabria: 2,8%, Sicilia: 2,1% e Sardegna: 11,9%.
Altro elemento che emerge, oltre alla condizione occupazione delle straniere immigrate, (che è molto bassa), é la percentuale di lavoratori stranieri occupati nel Mezzogiorno: solo il 15,7% dei lavoratori UE e il 13,3% dei lavoratori extra UE è occupato.
PER APPROFONDIRE
Scarica e consulta La città presente, a cura della Caritas Diocesana di Roma, edito da Franco Angeli.
I lavoratori dipendenti e i lavori svolti
Le analisi hanno anche fornito informazioni relativamente ai lavoratori dipendenti iscritti alle gestioni pensionistiche INPS con almeno una giornata retribuita nell’anno nel triennio 2012-2014. Nel 2014 si conferma l’andamento dei due anni precedenti e quindi, la percentuale di extracomunitari è minima per le lavoratrici delle Isole (1,9%) mentre, per quel che riguarda i lavori svolti, al Sud e nelle isole troviamo rispettivamente:
l’11,1% e il 4,3% di lavoratori domestici
il 22,9% e il 9,5% di lavoratori agricoli
il 3,5% di artigiani
il 28,2% di commercianti (di cui solo il 9,3 in Campania)
Il 6,0% di parasubordianti
Ulteriori informazioni, relativamente ai trattamenti pensionistici, alle malattie, agli infortuni, alla formazione sono contenuti nel Rapporto e sono in grado di definire un quadro preciso e di sicuro riferimento per rispondere ai nuovi quesiti che l’immigrazione ci pone, dal momento che che essa é determinata da una combinazione di fattori economici, politici e sociali che non riguardano solo il paese di origine del migrante ma anche il paese di destinazione.
Le produzioni letterarie
La tematica inerente il binomio immigrazione-lavoro, nonostante sia trattata da molti anni, da quando cioè diversi fenomeni migratori hanno interessato la nostra nazione e il nostro Sud, presenta sempre nuovi argomenti e nuove riflessioni da portare avanti, nuove domande cui dare risposta, nell’ottica dell’accoglienza e anche del benessere della popolazione ospitante. Tra le tante produzioni letterarie, particolarmente interessante é il contributo a cura di Eugenio Zucchetti: La regolarizzazione degli stranieri – Nuovi attori nel mercato del lavoro italiano. Un percorso di ricerca che ha analizzato, sotto il punto di vista normativo e sociale, ma anche attraverso la cosnsultazione di data bese specifici, il reale quadro della presenza straniera in Italia e il livello di integrazione e stabilizzazione, di regolarizzazione sul mercato del lavoro, di rapporto tra occupazione immigrata e occupazione-disoccupazione autoctona.